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Una tradizione brassicola che continua a sorprendere, tra rusticità, profumi speziati e freschezza elegante
Tra gli stili più affascinanti della birra artigianale europea c’è senza dubbio la Saison, una birra agricola nata nelle campagne belghe e divenuta nel tempo un’icona di autenticità e creatività brassicola.
Originariamente prodotta nelle fattorie della Vallonia per dissetare i braccianti (saisonniers) durante l’estate, oggi la Saison rappresenta un universo di profumi, fermentazioni espressive e interpretazioni moderne che continuano a conquistare i palati più curiosi.
Origini rustiche e spirito stagionale
Il termine Saison significa proprio “stagione”, e richiama l’usanza contadina di produrre questa birra in inverno, quando le temperature più basse aiutavano la fermentazione, per poi conservarla e consumarla nei mesi estivi.
La ricetta non era mai davvero fissa: ogni birraio contadino usava quello che aveva a disposizione: malto d’orzo, frumento, segale, luppoli locali e spezie dell’orto.
Il risultato che si otteneva era una birra sempre diversa, ma con una costante: fresca, beverina e secca.
Lo stile Saison è quindi profondamente legato al territorio e alla stagionalità. Questo la rende una delle birre artigianali più “vive” in assoluto, dove ogni produttore ne dà una propria lettura, senza mai perdere l’anima originaria fatta di rusticità, acidità elegante e fermentazioni vivaci.
Caratteristiche sensoriali e fermentazione
Una Saison classica si presenta con un colore che va dal giallo paglierino all’oro intenso, una schiuma fine e persistente, e un profilo olfattivo decisamente complesso. I lieviti saison, spesso ceppi belgi altamente attenuanti, sono protagonisti: sviluppano aromi speziati (pepe bianco, chiodi di garofano), agrumati e leggermente fenolici, dando alla birra un carattere asciutto e quasi vinoso.
In bocca, la Saison è secca, frizzante e dissetante, con un corpo medio-leggero e un finale spesso amarognolo e leggermente acido. È una birra che chiama il prossimo sorso, perfetta per accompagnare piatti saporiti, formaggi stagionati, carni bianche, ma anche piatti vegetariani o speziati.
L’evoluzione moderna delle Saison
Oggi le birre Saison stanno vivendo una seconda giovinezza grazie ai birrifici artigianali che ne reinterpretano lo spirito con creatività e rigore. Alcuni scelgono di accentuare la parte erbacea e agrumata con luppoli aromatici, altri esplorano fermentazioni miste con lieviti selvaggi o affinamenti in botte. Lo stile rimane terreno fertile per la sperimentazione.
Jellyfish di Jungle Juice: un esempio perfetto
Tra le Saison italiane che meritano di essere assaggiate, c’è anche la nostra Jellyfish targata Jungle Juice. Questa birra si ispira alla tradizione classica belga, ma aggiunge una firma distintiva grazie all’uso di segale e frumento, che donano corpo e una lieve speziatura naturale.
Con un colore giallo paglierino e una gradazione alcolica del 6%, Jellyfish è una Saison che gioca su aromi di pepe, fiori bianchi e frutta gialla, accompagnati da note agrumate di limone e cedro. Il finale è secco, rustico ed elegantemente amarognolo, grazie ai luppoli Aramis e Saaz, selezionati per esaltare l’equilibrio aromatico.
Una birra che interpreta con maestria lo stile Saison, rendendolo accessibile anche a chi si avvicina per la prima volta a questo mondo.
Quindi, possiamo dire che oggi la Saison è molto più di una birra estiva, è un ponte tra tradizione contadina e innovazione brassicola, capace di raccontare territori, stagioni e mani sapienti.
Ogni sorso è un piccolo viaggio dalla fattoria al bicchiere, e con interpretazioni come la Jellyfish, anche il panorama italiano può vantare birre all’altezza della grande tradizione belga.