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L’Italia è da sempre associata al vino, la cultura legata a esso è davvero di lunga data, ma negli ultimi anni il panorama birrario del Bel Paese ha vissuto una nuova rivoluzione. Tra le tendenze più interessanti emerge quella delle lager artigianali, uno stile che molti considerano ancora appannaggio delle grandi produzioni industriali.
Ma è davvero così?
La rinascita di un classico
Le lager rappresentano circa il 90% della birra consumata al mondo, eppure nel movimento craft italiano sono state a lungo trascurate.
I birrifici artigianali si sono concentrati principalmente su ALE, IPA e stili ad alta fermentazione, lasciando che le lager rimanessero territorio delle multinazionali.
Oggi però qualcosa sta cambiando: sempre più mastri birrai/birrifici italiani stanno riscoprendo questo stile, portandolo a nuovi livelli di qualità e complessità.
La sfida tecnica delle lager artigianali
Produrre una birra lager artigianale di qualità non è affatto semplice. A differenza delle ALE, che fermentano velocemente a temperature più elevate, le lager richiedono un processo di fermentazione a bassa temperatura che può durare settimane.
Questo processo, chiamato lagering, richiede spazi refrigerati, tempo e una precisione tecnica che molti piccoli birrifici faticano a sostenere economicamente.
La sfida è doppia: da un lato c’è l’aspetto tecnico, dall’altro quello commerciale.
Come convincere i consumatori abituati alle IPA luppolate e alle stout intense ad apprezzare la sottile eleganza di una lager ben fatta?
I pionieri italiani del movimento lager
Diversi birrifici italiani hanno accettato questa sfida con risultati sorprendenti. Dal Nord al Sud, stanno nascendo lager che reinterpretano tradizioni bavaresi e boeme con ingredienti e sensibilità italiane. Malti locali, luppoli autoctoni e tecniche innovative si uniscono alla pazienza necessaria per la maturazione a freddo.
Questi birrifici non si limitano alla classica Pilsner, ma sperimentano persino interpretazioni moderne che sfidano le categorie tradizionali. Il risultato sono birre pulite, eleganti e incredibilmente bevibili, che dimostrano come anche gli stili apparentemente più semplici possano nascondere infinite sfumature.
Il futuro è lager?
Le lager artigianali italiane vanno oltre il fenomeno di semplice tendenza: sono la dimostrazione di come il movimento craft stia raggiungendo sempre di più una maturità tecnica e stilistica notevole. Mentre il mercato si satura di IPA e birre estreme, le lager offrono una via alternativa, fatta di equilibrio e raffinatezza.
Per i consumatori, questo significa avere accesso a birre che uniscono la qualità artigianale alla bevibilità quotidiana. Per i birrifici, rappresenta l’opportunità di distinguersi attraverso l’eccellenza tecnica piuttosto che l’originalità a tutti i costi.
La risposta alla domanda del titolo è quindi affermativa: le lager artigianali italiane sono davvero una sorpresa, e probabilmente sono destinate a diventare protagoniste del futuro panorama birrario nazionale.